
Durante tutta la Quaresima sarà esposta in San Barnaba una selezione della mostra sui Miracoli Eucaristici nel mondo, ideata e realizzata negli ultimi anni di vita dal Beato Carlo Acutis, morto a 15 anni nel 2006, offrendo la propria vita per il Papa e per la Chiesa. La mostra originale si compone di 166 pannelli e descrive 136 miracoli Eucaristici documentati e riconosciuti. Noi abbiamo utilizzato per motivi di spazio e contenimento dei costi, la selezione dalla mostra originale proposta dalla madre di Carlo Acutis, Antonia Salzano, che comprende 57 pannelli per un totale di 40 miracoli eucaristici, che è abitualmente quella che viene presentata nelle Parrocchie. La mostra, a quasi 20 anni dalla sua realizzazione è stata ospitata nei cinque Continenti e, solo negli Stati Uniti, in 10.000 Parrocchie ed è stata presentata in alcuni tra i Santuari Mariani più famosi, come Lourdes, Fatima e Guadalupe (Città del Messico). I 57 pannelli descrivono i miracoli Eucaristici riportando la Nazione, la città e l’anno in cui sono avvenuti. Sono descritte le circostanze, le testimonianze con i nomi, dove possibile, delle persone coinvolte e dei testimoni. Inoltre sono riportati gli esami di laboratorio eseguiti (gruppo sanguigno, esame istologico, come a Tixtla in Messico, a Sokolka e a Legnica in Polonia, a Buenos Aires, a Lanciano).

Cosa è un Miracolo Eucaristico?
Da un punto di vista teologico è un miracolo, cioè un Segno della Misericordia di Dio che si manifesta attraverso un evento impossibile secondo le leggi naturali, non spiegabile né razionalmente né scientificamente, dovuto a un intervento diretto di Dio o per l’intermediazione di una Sua creatura (pensiamo a tutti i Miracoli operati dai Padri e dai Profeti nell’Antico testamento e all’intercessione della Madonna dopo la Sua Assunzione e dei Santi). Il Miracolo può riguardare una guarigione istantanea e definitiva, la resurrezione di un morto, oppure manifestarsi attraverso un fatto prodigioso: pensiamo alla divisione del Mar Rosso o all’arresto delle acque del Giordano ma anche ai prodigi operati da Gesù nel Vangelo: la trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana, la tempesta sedata, il fico seccato, la camminata sul Mare di Tiberiade, la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Gesù, la Misericordia incarnata, ha compiuto molti segni perché noi credessimo e, sentendo compassione per la nostra condizione intaccata dalla morte e dalla sofferenza, perché corrotta dal peccato di origine, prima di offrirsi come Vittima di espiazione ha operato molte guarigioni miracolose tanto che le folle accorrevano a Lui per essere guarite; infatti “tutta la folla cercava di toccarlo, perché da Lui usciva una forza che sanava tutti” (Luca 16,9)
Ma il Miracolo Eucaristico potrebbe definirsi il Miracolo nel Miracolo. Il Miracolo che, tutti i giorni, in ogni Santa Messa celebrata nel mondo avviene all’atto della Consacrazione, senza che i nostri sensi possano percepirlo, ma solo la fede lo possa riconoscere. “Ecco, ogni giorno Egli si umilia (Filippesi 2,8), come quando dalle sedi regali (Sapienza 18,15) scese nel grembo della Vergine; ogni giorno viene a noi in umili apparenze; ogni giorno discende dal seno del Padre (Giovanni 1,18; 6,38), sull’altare, nelle mani del Sacerdote. E, come ai Santi Apostoli apparve in vera carne, così ora a noi si mostra nel Pane sacro. E come essi, con i loro occhi corporei, vedevano soltanto la sua carne ma lo credevano Dio poiché lo contemplavano con gli occhi dello spirito, così pure noi, vedendo con gli occhi del corpo il pane e il vino, dobbiamo vedere e credere fermamente che sono il suo Santissimo Corpo e Sangue vivo e vero. In tal modo il Signore è sempre con i suoi fedeli, così come egli dice: Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo (Matteo 28,20).” (San Francesco, Ammonizione prima).
Il Miracolo Eucaristico è il Segno che Dio ci dà per confermarci nella Presenza reale di Gesù nell’Ostia. Gesù è nato a Betlemme (Bet Lehem, casa del pane) e Lui stesso ha detto: “Io sono il pane vivo disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Giovanni 6,51). «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». (Giovanni 5, 53 – 58).
Ancora San Francesco, come una punta di diamante: “Il Padre abita una luce inaccessibile (1Timoteo 6,16) e Dio è Spirito (Giovanni 4,24) e nessuno ha mai visto Dio (Giovanni 1,18). Perciò non può essere visto che in spirito, perché è lo Spirito che vivifica: la carne non giova a nulla (Giovanni 6,63). Ma neppure il Figlio, in ciò per cui è uguale al Padre, è veduto da alcuno altrimenti che il Padre, altrimenti che lo Spirito Santo. Perciò tutti quelli che videro il Signore Gesù Cristo secondo l’umanità, e non videro e non credettero secondo lo spirito e la divinità che egli è vero Figlio di Dio, sono dannati. Così pure adesso, tutti quelli che vedono il Sacramento che per la mano del Sacerdote viene consacrato sull’altare mediante le parole del Signore, nelle specie del pane e del vino, e non vedono e non credono, secondo lo spirito e la divinità, che sia veramente il Santissimo Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo, sono dannati, perché l’Altissimo stesso ne dà testimonianza e dice: Questo è il mio corpo e il sangue del mio nuovo testamento (Marco 14,22-24); e : Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna (Giovanni 6,55). Perciò è lo Spirito del Signore, che abita nei suoi fedeli, quello che riceve il Santissimo Corpo e Sangue del Signore. Tutti gli altri, che non hanno lo stesso spirito e presumono di riceverlo, mangiano e bevono la loro condanna (1Corinzi 11,29). Perciò: O figli degli uomini, sino a quando avrete un cuore duro (Salmo 4,3) ? Perché non conoscete la verità e non credete nel Figlio di Dio (Giovanni 9,35) ? (San Francesco, Ammonizione prima)
Proprio per venire incontro alla nostra debolezza e sopperire alla nostra durezza di cuore il Signore vuole confermare con i Miracoli Eucaristici la nostra fede nella Sua presenza viva e reale nel Pane e nel Vino consacrati.

Come si manifesta un Miracolo Eucaristico?
Innanzitutto spesso il miracolo avviene nelle mani di Sacerdoti tentati da eresie o vacillanti nella fede, come a Ludbreg in Croazia o a Bolsena, talvolta nelle mani di profanatori, come a Bruxelles e a san Mauro La Bruca o successivamente a una profanazione, come a Ettiswil in Svizzera, o a seguito di cadute dell’Ostia per terra oppure, come a Walldurn, in Germania, a seguito del rovesciamento sul corporale delle Specie del vino consacrato. L’Ostia del Miracolo solitamente sanguina o si trasforma in un tessuto cardiaco con le caratteristiche di un miocardio vivente in sofferenza, con la presenza di numerosi globuli bianchi, anche a distanza di anni dal sanguinamento, mentre normalmente i globuli bianchi si decompongono dopo poche ore (Lanciano, Sokolka, Tixtla, Buenos Aires, Legnica). In questi casi il tessuto miocardico presenta varie alterazioni tipiche del miocardio in sofferenza come la frammentazione del muscolo striato trasversale e tuttavia presenta le caratteristiche del tessuto miocardico vivente, anche nel caso di Lanciano, che risale a 1250 anni fa. L’Ostia di Lanciano si è trasformata in una sezione sottilissima di miocardio, con la presenza dei muscoli papillari, cosa impossibile ad ottenersi nell’VIII secolo, ma ottenibile attualmente con un microtomo solo dopo congelamento, naturalmente su tessuto non più vitale. Va segnalato che, in tutti i casi in cui il Sangue è stato tipizzato, appunto Buenos Aires, Tixtla, Lanciano, Sokolka, Legnica) il gruppo sanguigno ottenuto è AB, il gruppo più raro nella popolazione mondiale. AB è il gruppo sanguigno presente sulla Sacra Sindone.
Questa mostra si propone di rinnovare nel nostro spirito la fede in Gesù Eucaristico, che si fa presente in ogni messa celebrata ed è presente, ininterrottamente, in ogni Tabernacolo, dove Egli, vivo, ci aspetta per farci grazia.
L'esposizione è visitabile gratuitamente tutti i giorni, negli orari di apertura della chiesa (dalle 9 alle 19, orario continuato).
Il catalogo della mostra, pubblicato dall'editrice Shalom, è disponibile su prenotazione al perzzo speciale di € 11,90 anziché € 17,00 del prezzo di copertina della nuova edizione: per acquistarlo, scrivete a chiesagratosoglio@gmail.com, precisando nell'oggetto “Richiesta catalogo mostra sui Miracoli Eucaristici”.
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