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Il volto di santa Maria Maddalena

"Noli me tangere" dipinto dal Beato Angelico (XV secolo)
"Noli me tangere" dipinto dal Beato Angelico (XV secolo)

“Maria Maddalena: la sua pazienza è amore, il suo deserto è amore, la sua vita è amore, la sua croce è amore… Non vedo altro che amore in lei; non vedo altro che Gesù nel suo amore; non vedo altro che Gesù e amore nel suo deserto” (Card. De Bérulle).

Solo con l’amore possiamo vedere in Maria Maddalena una donna trasformata dalla grazia e redenta e comprendere perché per quasi duemila anni fino ad oggi, per gran parte del popolo Cristiano di parte Cattolica Maria di Magdala, liberata da Gesù da sette demoni (Marco 16,9, Luca 8,2), che per questo ha seguito il Signore dall’inizio della Sua vita pubblica fino sotto la Croce ed al Sepolcro, viene identificata sia con la peccatrice che in Luca 7 lava i piedi del Signore con le sue lacrime, li asciuga con i suoi capelli e li unge con olio profumato,  che con Maria, sorella di Lazzaro, che a Betania, pochi giorni prima della Passione, cosparge i piedi di Gesù con una libbra di olio di nardo e li asciuga con i suoi capelli (Giovanni 12, 3 – 8). In Matteo, invece l’unzione di Betania è compiuta da una donna anonima, quasi a lasciare aperta l’identificazione o a tutelare la dignità di una persona conosciuta e viene eseguita sul capo (Matteo 26, 6 – 13). La Chiesa attualmente distingue fra Maria di Magdala e Maria, sorella di Lazzaro, con due feste differenti: una il 22 Luglio, l’altra insieme a Lazzaro e Marta, il 29 Luglio, ma fino all’epoca preconciliare, il 22 Luglio l’ufficio liturgico faceva memoria di Maria di Magdala, della peccatrice e di Maria sorella di Lazzaro, quasi ad unificare le tre persone;  è innegabile infatti che queste tre figure evangeliche hanno, come scrive Madre Canopi, lo stesso volto. Il volto di una donna che l’amore di Cristo ha liberato dalla schiavitù del peccato, che si sente riempita, redenta da questo amore mai provato, un amore spirituale, totale, che supera la nostra natura e la nostra conoscenza e che trabocca, incontenibile, dal cuore per manifestarsi in una sequela totale, incondizionata. «Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». (Giovanni 7, 37 – 38).  Fino dai primissimi secoli, infatti molti Santi, Padri della Chiesa, teologi e mistici, a partire da Clemente Alessandrino (150- 215 d.C. circa), per continuare con Tertulliano, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, San Gregorio Magno, San Rabano Mauro, San Bernardo di Chiaravalle, (vedi Dictionnaire de la Bible) il Beato Jacopo da Varagine, il Card. Pierre De Bérulle, il Domenicano Jean Lacordaire, la Beata Katharina Emmerich per nominarne solo qualcuno, hanno affermato o, quantomeno (nel caso di Ambrogio ed Agostino) ritenuta possibile l’identificazione in un’unica persona di queste tre figure; l’Imitazione di Cristo (Cap. VIII, 1) attribuita a San Tommaso da Kempis, identifica direttamente Maria Maddalena con Maria, sorella di Lazzaro: “Forse che Maria Maddalena non balzò subitamente dal luogo in cui stava in pianto, quando Marta le disse: “C'è qui il maestro, ti chiama?” (Gv 11,28). San Giovanni Evangelista sembra affermare l’identità con Maria, sorella di Lazzaro, quando indica che era lei che aveva unto Gesù, associandola così alla peccatrice (che non è nominata) di Luca (7, 36 – 50):  “Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato” (Giovanni 11,2). Infatti l’unzione di Betania in Giovanni è descritta nel capitolo successivo a quello di questo versetto, che invece indica chiaramente una azione compiuta in precedenza.  Questo amore che ha trasformato Maria Maddalena in quanto “Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rm. 5,8), questo amore eterno, ha acceso di amore Maria Maddalena, perché l’amore si paga solo con l’amore. E l’amore di Dio si manifesta in lei nella liberazione da sette demòni, cioè da un peccato che diventa vizio e incatena l’anima. Maddalena, che aveva sperimentato tutto ciò che rende l’uomo schiavo e infelice, ora riempita e traboccante di questo amore (“una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo” Luca 6,38) è condotta a seguire  solo Gesù, a prostrarglisi ai piedi e infine a ricevere da Lui, in pubblico, lei, pubblica peccatrice, il perdono dei peccati. “Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco” (Luca 7,47). Ecco la chiave della sequela di Gesù da parte di Maria Maddalena: la grazia redentiva e santificante della Misericordia, che sola la rende  capace di vincere le convenzioni sociali e religiose tanto da compiere un gesto per cui Gesù stesso dirà: “dovunque sarà predicato questo Vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei” (Matteo 26,13); questa grazia le darà la forza di  seguire Gesù, sostenendolo con le proprie sostanze per tutta la sua vita pubblica, seguendoLo lungo tutta la Via Crucis fino al Calvario, fin sotto la Croce, fin oltre la Sua morte, al Sepolcro e la renderà degna di annunciare agli stessi Apostoli la Resurrezione, per ordine di Cristo stesso «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro» (Giovanni 20,16) raggiungendo così una posizione preminente, secondo la definizione riportata da San Rabano Mauro e da San Tommaso d’Aquino: Apostolorum Apostola, Apostola degli Apostoli. Ma vediamo quali siano i caratteri comuni di un unico ritratto: Maria Maddalena è una donna che si chiama Maria, a scanso di equivoci generati da una recente letteratura deteriore; è una discepola di Gesù, una pecorella smarrita e ritrovata; Maria Maddalena è una donna che ama le essenze; “due sono le unzioni, che rivelano una sola anima; due volte una donna si è gettata ai piedi del Signore li ha unti con profumo di gran valore e li ha asciugati con i propri capelli; anche se il Vangelo non ce lo suggerisse, anche se la tradizione tacesse, saremmo certi che non ci fu che una sola ispirazione e che anche se l’unzione fu doppia, non ci fu che un solo cuore per concepirla, che una sola mano per compierla, come non ci fu che un solo Dio per riceverla” (Henri Dominique Lacordaire); ancora, dopo la Deposizione la ritroviamo al sepolcro insieme con Maria di Giacomo e Salome con oli aromatici per andare a ungere il Corpo del Signore (Marco 16,9); Maria Maddalena è ricca: assiste il Signore e gli Apostoli con i propri beni (Luca 8, 2 -3);  trecento denari, il costo del nardo, equivalgono alla paga di 10 mesi di un operaio e Lazzaro è tumulato in un sepolcro chiuso da una pietra: un sepolcro da ricchi; Maria Maddalena piange: piange quando Gesù la guarisce dai suoi peccati, piange alla morte di Lazzaro, piange ancora quando Gesù è crocifisso, morto e sepolto, piange alla mattina del giorno di Pasqua perché non ne trova il corpo e ancora piange quando il Signore la chiama per nome: “Maria!” (Giovanni 20,16); Maria Maddalena è sempre ai piedi di Gesù: prostrata alla morte di Lazzaro; prostrata per chiedere perdono nella casa del Fariseo e nella cena di Betania, sotto la Croce e alla mattina del giorno della Resurrezione. Dunque, “Se Maria di Magdala non è la sorella di Lazzaro, dove sarà finita Maria di Betania, quando il suo Maestro ed amico, Colui che ha risuscitato suo fratello, è crocifisso a poca distanza dalla sua casa? E come mai quella che è definita Maddalena (di Magdala), che prima del Calvario non sembra avere alcun particolare privilegio, si ritrova fra gli intimi di Gesù, ai piedi della Croce e come mai diventa l’annunciatrice,  incaricata da Gesù stesso, di portare agli Apostoli la notizia della Sua Resurrezione?” (Mons. David Macaire). Se l’obiezione è che nei Vangeli non c’è univocità dell’identificazione, lo stesso, ed a maggior ragione si può dire per l’identificazione di Natanaele con Bartolomeo, di Giovanni come “il discepolo che Gesù amava”, di Marco con il giovanetto che seguiva Gesù nell’Orto degli Ulivi “rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo” (Marco 14, 51 -52). Una argomentazione completa si trova sul sito del Santuario della Grotta di Santa Maria Maddalena, a Plan d’Aups, in Provenza.

Per terminare rimandiamo al Decreto del 3 Giugno 2016 relativo all’ elevazione della celebrazione della memoria di Santa Maria Maddalena il 22 Luglio in Festa. E’ interessante notare che le fonti citate nel decreto siano San Rabano Mauro, Sant’Anselmo di Canterbury e San Gregorio Magno, tre santi che identificavano Maria Maddalena con la peccatrice e con Maria, sorella di Lazzaro. Non c’è confusione interpretativa, c’è solo lo sguardo di amore di generazioni di Santi. Lasciamo quindi Santa Maria Maddalena allo sguardo del nostro cuore, del nostro amore, della nostra devozione, nella libertà dei figli di Dio.


Bibliografia:

Card. Pierre De Bérulle: Elevazione su Santa Maddalena, Morcelliana, Il Pellicano Rosso, Nuova serie, 2013.

Anna Maria Canopi: Santa Maria Maddalena, in Enciclopedia dei Santi, Città Nuova, 1966

San Rabano Mauro: Vita della Beata Maria Maddalena e di sua sorella Santa Marta, Cosmo Iannone Editore, Isernia, 2006, Cap. 6, pag.29 - 30 Cap. 7, pag 31 – 32, Cap 8, pag. 33- 34

San Gregorio Magno, Omelie sui Vangeli, Patristica, Edizioni Paoline, 1968, Omelia XXV (pag.263 – 278); Omelia XXIII (pag. 360 – 374) .

Fulcran Vigoroux: Dictionnaire de la Bible, voce Sainte Marie Madeleine, curata dall’Abate Henri Lesétre, Edizioni Letouzey et Ané, 1912, pag 814 – 817

Imitazione di Cristo: L’intima amicizia con Gesù, Cap VIII, § 1

Beato Jacopo da Varagine: Leggenda Aurea, Santa Maria Maddalena, vol. 1, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1990, pag 393 – 404,

Beata Anna Katharina Emmerich: Gesù negli anni della vita pubblica, visioni raccolte dal poeta Clemens Brentano, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2014, pag 81 – 84, 98 – 101, 137 – 138, 143, 159 – 163, 167 – 168

S. Tommaso d’Aquino: In Ioannem Evangelistam Expositio, c. XX, L. III, 6

Henri Dominique Lacordaire: Sainte Marie Madeleine, OR Editions, 2021, pag. 33.

Mons. David Macaire: Marie Madeleine – Itineraire spirituel d’une femme libérée, Editions de la Licorne, Mérignies, 2021, pag. 30 – 34

Padre Marco Sales OP: La Sacra Bibbia. Il Nuovo Testamento, Vol 1, I Quattro Vangeli – Gli Atti degli Apostoli, Torino 1911, pag. 249

https://www.saintebaume.org Qui est Sainte Marie Madeleine?

Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Decreto di elevazione della celebrazione della memoria in Festa di Santa Maria Maddalena il 22 Luglio, Città del Vaticano, 3 Giugno 2016.


Sergio Chisena

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Comunità pastorale Visitazione della Beata Vergine Maria in Milano - chiesagratosoglio@gmail.com

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