Amanti perché amati
- webmaster
- 9 mag
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L’evangelo di questa domenica racchiude il comandamento che Gesù lascia ai suoi: amatevi come io vi ho amati. L’antico precetto ebraico: Ama il prossimo tuo come te stesso, non basta più: ama come Cristo ti ha amato. Davvero vertiginosa questa parola che chiede a me, ad ognuno di noi - esseri fragili e incerti quali siamo - di amare come Dio ci ama. Non è l’unica volta che dall’Evangelo ascoltiamo una parola analoga: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,48) e “Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro” (Lc 6,36). Queste diverse parole in forma di comandamento sembrano indicare, anzi ordinare l’imitazione di Dio misericordioso, perfetto. Un comando francamente sproporzionato per le nostre deboli spalle. Come la creatura potrà essere come il Creatore? Ecco che ci viene in soccorso una lettura più attenta del testo nella sua forma originaria e non nella sua traduzione che, come in questo caso, è inadeguata. La parola di Gesù può esser meglio resa così: Amatevi perché io vi ho amati, amatevi in forza del mio amore.
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