Un tempo che è destinato non alla fine ma al Fine

La ciclicità dell'anno liturgico ci conduce ad un altro tempo di Avvento.
Sarebbe meglio dire nuovo, perchè in realtà questo ritorno ci trova sempre diversi, carichi di esperienze, forti di una sapienza maggiore ma sempre bisognosi di una Parola di Speranza.
Vorremmo rileggere tutte le indicazioni spirituali di questo momento liturgico attraverso la parola essenzialità che era emersa con forza all'inizio del nuovo anno pastorale nella nostra comunità, quasi come un'invocazione a non disperdere quanto anche la crisi scatenata dalla pandemia ci aveva consegnato: la Fede che sostiene la Speranza che Dio non ci ha abbandonati e l'Amore che riscatta dalla banalità della vita .
L'Avvento è l'opportunità di convertire il nostro sguardo sulla Storia e il suo senso: sarà essenziale allora non dimenticare che siamo in un tempo che è destinato non alla fine ma al Fine, cioè l'incontro con Gesù, il Signore della Storia. In questo modo ogni attimo è un'opportunità da non perdere, un segmento che, uno dopo l'altro, ci avvicina alla manifestazione piena di Cristo.
L'Avvento è invito a interpretare la vita come attesa, vigilanza. E in effetti c'è una grande differenza di sguardo fra chi vive in attesa e chi non si attende più nulla, tra chi vive ormai ripiegato sulla sua quotidianità e chi invece fa dei suoi giorni una tensione verso un sogno sempre da realizzare. Sarà essenziale capire su cosa investire ancora e cosa invece ci costringe ad abbandonare la lotta, in poche parole, su chi ancora vogliamo essere e cosa la nostra vocazione può ancora nuovamente dare al mondo.
L'Avvento è fare memoria della venuta del Signore: sarà essenziale pregare e fare memoria ritrovando nell'ascolto quotidiano della Parola la convinzione che Dio non ci ha abbandonato ma continua ad essere fedele alla sua Promessa di esserci e soprattutto di piegarsi su ogni povero.
L'Avvento è l'invito perchè il cuore non si raffreddi: sarà essenziale risvegliare la passione che dà alla vita un brivido e che può riempire le cisterne del nostro cuore di quell'olio, l'amore, che brucia miracolosamente nonostante attorno a noi la notte sia fredda e alta.
Ci fanno compagnia in questo cammino Giovanni il Battista e Maria, anche loro personaggi biblici essenziali, dalle poche parole ma dal sì che, pronunciato, può cambiare il mondo.
Buon Avvento a tutti.
Don Giovanni