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Il trionfo della Divina Provvidenza



Il primo racconto riguarda quella mamma e quel papà che a settembre hanno perso il loro bambino dopo alcuni anni atroci della sua malattia trascorsi fra disperazione e speranza.

Nel momento più buio, la domanda rivolta a Dio e a me, che in quel momento ne rappresentavo la presenza: avrebbero potuto dichiarare l'assurdità del mistero; l'insostenibilitá del paradosso credente e invece si chiedevano perché: "perché Dio accade questo?". Un grido verso il Cielo che non nega tuttavia la Presenza.

Quando questa domanda si è trasformata in come, come cioè Dio li stava guidando in questo momento, hanno lasciato ancora più spazio alla fede e alla convinzione che il buon Pastore continua ad esserci anche nella valle più oscura. E adesso, in nome del loro ragazzo, vogliono tendere la mano a chi nella vita è meno fortunato.

Il secondo racconto riguarda un nostro giovane che ormai da mesi si dà appuntamento in stazione Centrale con altri amici per soccorrere i migranti che transitano sulla nostra città e i senza fissa dimora.

Una sera gli si è presentato un uomo coi piedi totalmente piagati. L'immagine e il tanfo erano orribili. "Di primo acchito - racconta - ho obbedito all'impulso di scappare. Ma poi sono tornato indietro e gli ho lavato i piedi inginocchiandomi".

In lui la fede celebrata puntualmente la domenica ha messo radici e ha iniziato a portare un frutto di amore. Del resto su cosa, se non sulla carità, saremo giudicati?


Il terzo e ultimo racconto è la storia di un uomo che non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide che lungo la strada incontrava: poveri da soccorrere rimettendoci di tasca propria, la decisione di tenere la porta, e non solo del cuore, spalancata a chi volesse cercare un aiuto o una parola di conforto.

Ma si sa che l'economia obbedisce ad altre regole e che , pur se dignitoso, uno stipendio, a vivere cosi, presto si assottiglia. Un giorno, alla cassa del supermercato, si accorge di non avere soldi sufficienti per pagare la spesa per intero. Poggia fuori dal rullo quelle pesche che tanto desiderava addentare, preludio di estate.

Tornando a casa, con suo grande sorpresa, trova sul tavolo proprio delle pesche che una signora generosa, passando, aveva voluto donargli.

"Un altro segno incontrovertibile che la Provvidenza c'è - mi ha confessato - quella Provvidenza che non è mai venuta meno nei miei giorni e che mi sorprende sempre!".


Tre racconti che dicono oggi la sfida di sempre dell'uomo chiamato a credere come Abramo.

Un azzardo che non è facile percorrere senza un pizzico di follia.

E quel Dio che ti promette una Terra e una Discendenza te ne lascia gustare un anticipo, un segno che dice la sua Bontà e che ti mette in cammino.


Don Giovanni



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