
Anche in questa domenica continua e si conclude l’epifania di Gesù, il suo manifestarsi, il suo farsi conoscere. E paradossalmente si fa conoscere attraverso le persone che frequenta. Il proverbio ci ammonisce: Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Come nell'evangelo di domenica scorsa, così anche oggi troviamo Gesù in brutta compagnia. Siamo a Gerico, Gesù sta salendo a Gerusalemme. Gerico è l’ultima tappa prima di iniziare la lunga salita di 27 km e superare un dislivello di più di mille metri per arrivare a Gerusalemme dove la sua esistenza si concluderà nel dono incondizionato di sè. E proprio per un uomo niente affatto apprezzabile è il gesto di salvezza, un miracolo di guarigione, ma in una forma domestica, attraverso un semplice invito a casa. Protagonista Zaccheo, nome che vuol dire ‘Dio ricorda’. Davvero Dio non si è dimenticato di quest’uomo certamente spregevole eppure, nota l’Evangelista, “Cercava di vedere chi era Gesù”. C’era quindi in lui un desiderio, un bisogno, una inquietudine, forse l’oscura coscienza delle sue malefatte e la voglia di cambiar vita. E pur di vedere Gesù si espone al ridicolo di arrampicarsi su un albero, di nascondersi tra il fogliame per poter vedere Gesù, perché Zaccheo era di bassa statura.
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