Il servizio del guardaroba è stato nelle nostre parrocchie un prezioso segno di attenzione alle persone e famiglie in difficoltà. Per decenni è stato occasione di volontariato per molte signore (soprattutto) ma è anche diventato possibilità di relazioni gratuite aperte a tutti.
Come ogni realtà umana negli anni ha subito trasformazioni seguendo i mutamenti della composizione umana e famigliare del quartiere e delle loro necessità oltre che quelle complessive dei servizi di carità negli spazi a disposizione.
Da qui la collocazione nell’unica sede a Maria Madre della Chiesa e poi la riduzione del servizio alla fascia di età 0-12 anni.
Ora, a seguito della pandemia, è molto cresciuta l’attività della Piccola bottega della Carità che serve circa 170 famiglie ogni mese con l’arrivo dagli enti donatori (Banco Alimentare e Caritas) di una maggiore quantità di generi alimentari tale da rendere necessario recuperare altro spazio per magazzino e bottega.
Da qui la sofferta decisione, presa in accordo coi nuovi preti, di chiudere il servizio del guardaroba per utilizzare diversamente gli ambienti.
Gli abiti dei bambini che erano a disposizione sono stati mandati al VISPE di Badile che li spedisce alla missione in Burundi, mentre quello che ancora si possono portare vengono consegnati alla Caritas diocesana in cassonetti gialli protetti nel corridoio esterno della chiesa di Maria Madre della Chiesa.
Le famiglie che necessitano di indumenti per i bambini possono comunque rivolgersi ai Centri di Ascolto che raccoglieranno le richieste: si sta valutando in quale modo farci comunque carico delle necessità indirizzando ad altri enti che svolgono questo servizio nella nostra zona o attivando una ricerca del materiale richiesto tra le famiglie delle nostre comunità.
Un grande grazie da parte di tutta la comunità va alle volontarie del passato e del presente: una riconoscenza che si trasforma in preghiera e nell’invito, per chi si sente, a continuare la dedizione per i più “piccoli” negli altri servizi. Grazie!!!
don Alfredo