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Anche gli adolescenti degli oratori di Gratosoglio al pellegrinaggio a Roma


Al pellegrinaggio che ogni anno raduna a Roma migliaia di adolescenti della nostra Diocesi non manca mai una rappresentanza delle nostre parrocchie. Quest’anno l’occasione era ancora più speciale, perché abbinata a “Seguimi”, l’incontro degli adolescenti italiani col Santo Padre, che si è svolto in piazza San Pietro lo scorso Lunedì dell’Angelo.

Tra i 6500 preadolescenti e adolescenti ambrosiani, anche trenta nostri ragazzi hanno partecipato all’incontro e alla Messa celebrata l’indomani, nella basilica di San Pietro, dall’Arcivescovo monsignor Mario Delpini. Abbiamo quindi chiesto ai loro educatori di raccontarci come il gruppo abbia hanno vissuto questi giorni speciali.


Matteo Testa

In questi giorni ho imparato che, nonostante il poco tempo passato insieme – due giorni, neanche trentasei ore – se questo tempo viene passato insieme a persone con le quali uno si trova bene, può valere più di una grande quantità di tempo passato magari con persone che non ci fanno sentire bene e a nostro agio.

Mi è rimasta una frase, nonostante non l’abbia detta proprio il Papa in piazza San Pietro, ma è stata il filo del suo discorso del Papa: non importa quello che ti succede, l’importante è che non lasci la mano di Dio. Nonostante i momenti di difficoltà e i problemi che sono successi, l’importante è che uno sa che oltre le nuvole passeggere c’è il sole, c’è la certezza che Qualcuno ci accompagna nel nostro percorso di vita.

Ho visto dei ragazzi convinti, chi più chi meno, di voler far parte di questi due giorni vivendoli come una professione di fede. Certo, Roma è una bella città, c’erano Blanco, cantanti e influencer, tanti conoscenti e amici, ma i ragazzi erano consapevoli di voler intraprendere questo cammino insieme con Gesù e di confermare la scelta presa nella Cresima.


Lorenzo Necchi

È stata un’esperienza davvero fantastica e di crescita, sia per i ragazzi, ma anche per noi educatori. Soprattutto, ho visto che i ragazzi all’inizio formavano gruppetti, ma poi sono arrivati a un punto dov’erano tutti insieme e molto uniti.

Ci sono stati momenti di difficoltà e di tensione, come quando abbiamo dovuto aspettare molto tempo sotto il sole, ma quando poi siamo riusciti ad arrivare in San Pietro è stata una grande emozione, soprattutto sentire cosa loro pensavano riguardo alle parole del Papa.


Alessandro Aloi

I giorni che ho passato a Roma con i miei ragazzi, il Gruppo PreADO, sono stati molto belli anche perché le trentasei ore circa passate insieme sono state veramente belle: sembrava che fossero passati giorni, non ore. Le cose che più mi sono rimasta impresse sono i loro sorrisi e la loro carica nel fare il gioco organizzato dall’equipe Educatori, ma anche la felicità di essere tutti assieme e di vivere al massimo il tempo con i propri amici e con i loro educatori. Questa esperienza mi ha lasciato un segno davvero grande nel cuore e lo porterò per sempre con me. Anche l’incontro avuto con il Papa, il 18 aprile, mi ha lasciato un segno grande nel cuore: ogni volta che lo incontro lascia sempre un segno che ti porti dietro a vita.


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